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Pistoia-Abetone UltraMarathon 33a edizione 29 Giugno 2008

AmarilloAvevo fatto tutte le cose come si dice in Toscana “a modino”, ovvero, doppio viaggio al negozio Il Campione a Prato (punto di riferimento dei podisti Toscani), per acquistare dei calzini miracolosi e molto colorati e rinforzati che mi avrebbero permesso di evitare le odiose vesciche, che mi avevano tormentato la scorsa edizione, poi avevo comprato una maglia ed un cappellino ovviamente bianchi e dei nuovi occhiali, anche queste oggetti molto tecnici e che come i calzini si sono almeno loro dimostrati vincenti.

La cena pregara era stata molto attenta e leggera ed anche la colazione molto mirata per le mie esigenze, con doppia razione di Pompelmo di cui ne vado goloso. La mattina sveglia precisa ed anche il trasferimento a Pistoia si era svolto nel miglior modo possibile, puntuale alla partenza e pronto per il via, nonostante la mattina alle sette e mezza fosse già caldissima con ben 25°. Fino a Capostrada la giornata sembrava volgere in modo positivo, ma appena iniziata la salita delle Piastre iniziavano i primi problemi, capisco che la gara sarà difficilissima, forse peggio degli altri anni e decido di mettermi a camminare, in modo da risparmiare energie. Inizio a sudare copiosamente ed i primi ristori cerco di mangiare della frutta oltre che bere molta acqua e del tè. Transito a San Marcello sui tempi degli anni scorsi, circa 3 ore e 55 minuti, ma inizio la discesa alternando la corsetta al passo, iniziano i dolori di stomaco che troppo spesso nel corse lunghe mi affliggono e mi fanno capire che non è giornata. Alla Lima inizio a camminare e poco dopo il cartello di Cutigliano, mi fermo ad un Bar per comprarmi una Coca Cola. Spero che riesca ad aprirmi lo stomaco, ma ci riesce solo in parte ed inizio a pensare che potrebbe essere arrivato il momento del mio primo ritiro alla Pistoia-Abetone. Ma la testa è dura e l’orgoglio è tanto e la voglia di festeggiare il mio compleanno con un altro arrivo in Piazza delle Piramidi è immensa. Mi raggiunge un signore sulla settantina, prusumo di Prato ed inizio con lui uno scambio di opinioni sulla gara e mi conferma che è un’edizione dura quella di quest’anno, causa il caldo ci ha accompagnato fino a quel momento. Inizia ad annuvolare, il sottoscritto ed il mio compagno temporaneo di avventura, iniziamo ad avere voglia di acqua gasata e appena arrivati a Piano Sinatico, mi fermo ad acqistare due bottigliette gelate di acqua gasata. Dopo averne consegnata una a questo signore, mi consiglia di berne un pò e poi di infilarci dentro una zolletta di zucchero e di bere la restante quantità dopo che questi si sarà sciolto, in questo modo il mal di stomaco dovrebbe attenuarsi. E così faccio. Mi stacca anche questo signore e continuo da solo, ogni tanto vengo raggiunto e superato da altri concorrenti, agevolati anche dalle mie mini soste (2 minuti al max) seduto su dei muretti o sopra dei guard rail. A Cecchetto inizia a piovere, il sudore si mescola all’acqua piovana, le auto sono costrette ad accendere le luci perchè al transitare dalle Regine la folta vegetazione non permette alla luce con quel tempo di filtrare. Finalmente vedo la fine, come un incubo mancano poche centinaia di metri e lo stomaco è tornato normale, sono sicuro che il prezioso consiglo di quel signore ha avuto il suo effetto, vedo i miei Genitori che mi salutano (sono venuti a prendermi) entro con un altro concorrente in Piazza delle Piramidi, stringo forte i pugni, il pensiero va a Sandra, anche questa volta ce l’ho fatta, ma è stata davvero dura. Sotto una pioggerella insistente recupero il mio zainetto e la maglietta premio del mio sforzo, orgoglioso con la mia medaglia al collo mi faccio accompagnare alle Piscine per la meritata doccia. Tutto bene è quel che finisce bene, ma permettetemi solo due piccole critiche all’organizzazione, i cartelloni dei chilometri dalla Lima in poi non erano posizionati nei punti giusti per capire quanto mancava alla fine dovevo seguire la segnaletica stradale che era quella precisa, per esempio il 37° chilometro sembrava non finire mai, inoltre mi ricordo che negli anni scorsi c’era un servizio ristoro volante da parte di ragazzi in sella a dei Quads, perchè sono stati tolti oppure non li ho incontrati??? Comunque, indipendentemente da questi piccoli appunti, ancora una volta grazie all’organizzazione, per tutto e per il grande sogno che ogni anno ci permettete di realizzare.

P.s. il tempo che ho impiegato………soltanto 8h 12min. e 20sec. 

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