Soltanto 11 ore e sono di nuovo con le scarpette ai piedi. Quando apro la porta di casa scopro la prima mattina con temperatura accettable da due mesi a questa parte. Al mio arrivo ad Isola (molto veloce 10 min.) trovo una ventilazione consistenze ed una brezzettina settembrina gradevole, addirittura sembra far freddino, ma dopo tutta l’afa estiva non mi posso certo lamentare. Iscrizioni e via in completa solitudine, la prima cosa che noto è il cambio di percorso, infatti ci dirigiamo verso Roffia e usuffruiamo di quasi 8 chilometri pianeggianti, poi iniziano le salite. Come tradizione è una corsa molto dura, per il sottoscritto che non è avvezzo all’impegno ravvicinato di due corse conscutive lo è ancor di più. Soffro non poco fino quasi a metà percorso quando ci troviamo a Le Piscine di San Miniato e dove è posizionato uno dei ristori. Da questo momento in poi le gambe iniziano a girare e verso il 14° chilometro anche il morale sale, quando in cima ad una salita intravedo la sagoma di Cerone vero e proprio Deus Ex Machina di questa corsa, con il suo Quad e la sua fotocamera e capisco che come da copione da questo momento in poi le salite difficili sono finite, in quanto, lui si piazza sempre nel punto più duro del percorso. Seguono ora un pò di chilometri misti discesa e pianeggianti. Trovo anche il tempo per un breve saluto agli amici Giovanni e Claudio impenati di servizio sul percorso. Termino i 22 km. (ma in realtà erano poco più di 20 km.) soddisfatto e abbastanza lucido, forse lo scorso anno complici il caldo e la lunghezza del percorso maggiore stavo peggio…..