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Tra le redole di Lammari – Lammari (Lu)

Temperatura ottima per questa domenica delle Palme podistica, anche se forse in partenza una leggera brezza creava qualche piccolo brivido. Un’ora in meno di sonno come da copione causa l’ora legale e poca voglia di correre. Ci troviamo nella nuova logistica del G.S. Lammari, non più in centro accanto alla Chiesa, ma bensì agli impianti sportivi, io ad onor del vero ci arrivo quasi per caso e in molti come Klaus si recano al vecchio posto, scoprendo poi grazie alla mancanza di movimento in loco, di aver sbagliato. Dopo le iscrizioni partiamo in gruppo; oltre al sottoscritto, Klaus, MJ, Zoe, Giuliana, Percula, Ceck e Michele. Il primo tratto è pianeggiante e non troppo bello tra le famose redole. Lo scenario migliora quando iniziamo a salire sopra Segromigno e la corsa si fa così dura, con il paesaggio che migliora notevolmente. In una di queste salite incontriamo il mitico Giacomino, uno dei più anziani podisti del circuito, che possiede una fibra d’acciaio e che ci regala qualche pillola di saggezza, oltre che un accenno di come cucina uno dei suoi piatti più famosi il coniglio. Si torna a scendere e gli argomenti sono per lo più incentrati sulla recente trasferta romana e sulle emozioni che un po’ tutti abbiamo vissuto. L’ultimo tratto di circa 5 chilometri è interamente pianeggiante e un po’ stucchevole ed è per questo che acceleriamo e lo corriamo ad una discreta media di 5’ al chilometro. All’arrivo oltre al pacco gara anche il gentile dono di un ramoscello d’ulivo benedetto, consegnatomi da Denis Cavallini, una delle atlete di punta del G.S. Lammari che nel settore femminile è tra le prime società toscane. La cosa che mi ha colpito favorevolmente è vedere atlete come appunto la Cavallini oppure la Perrone ed altre, mettersi a completa disposizione e quindi di servizio per la riuscita della manifestazione non competitiva organizzata dal loro gruppo di appartenenza. Questo è un segno di grande umiltà e di un’ottima organizzazione. Brave! In conclusione prima degli auguri di rito per la prossima Pasqua con i miei compagni di corsa, un simpatico siparietto tra Zoe ed un altro cane della stessa razza che ha cercato di “corteggiarla” ripetutamente senza riuscire nell’impresa.

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