Tradizionale appuntamento per il Trofeo Podistico Pisano questa domenica con la corsa di Limite. La caratteristica di questa marcia è che molto spesso in questa domenica è brutto tempo. E’ successo lo scorso anno e a memoria anche in altre edizioni, oggi almeno siamo stati graziati dalla pioggia. Le nuvole minacciose e cupe ci guardavano, ma fortunatamente si sono limitate solo a questo. Già sul percorso abbiamo avuto il nostro bel da fare con i tratti fangosi che hanno inciso almeno per il 60%  sull’intera marcia. Parto con un gruppetto di amici composto da: Giovanni, Mireno e Morelli, e come ogni anno lo facciamo tutti insieme alle 7,45 circa. Questa è un’ottima idea che l’Atletica Capraia e Limite ripropone, l’unico neo è il classico effetto tappo che si crea in questi casi all’inizio nei punti più stretti. In questa edizione il percorso è come ribaltato, infatti non troviamo quasi subito la salitona ma prima facciamo un tratto pianeggiante, poi incontriamo un primo strappo e dopo una breve discesa la salita più impegnativa che ci porta in 5 km. da 25 slm al punto più alto che è posizionato a 261 slm. In alcuni tratti affrontiamo qualche piccolo guado, che misto alla folta vegetazione e al clima umido sembra farci presagire un imminente attacco dei Vietcong. Accuso un po’ di fatica dopo l’allenamento del sabato ed in molti tratti procedo di passo anche quando la salita mi permetterebbe di correrla. Ne approfitto per scambiare qualche chiacchera con il Morelli che è sempre un’enciclopedia di notizie e dati sul mondo dei supermaratoneti. L’ultimo tratto è tutto in discesa, transitiamo da un ristoro che prima abbiamo incontrato in salita e poi dopo qualche chilometro si conclude la fatica. E’ stata la prima domenica del ritorno delle scarpe fangose, con il rito una volta a casa, della pulizia con tanto di “sbruschinata”. Sicuramente sarà cosi per tutto il periodo autunnale e invernale uniche eccezioni saranno quando correrò le competitive completamente su strada.