La Pesticciata Bianco-Gialla è sicuramente la marcia non competitiva più dura che si corre in Toscana, questo sin dalla sua prima edizione. Tutti i podisti che corrono soprattutto il percorso più lungo, nutrono nei confronti di questa corsa, una specie di odio/amore. Questa mattina a differenza di tante altre edizioni il clima è perfetto. Non fa caldissimo ed il sole va e viene. Come avvenne lo scorso anno, la logistica è in località la Serra che si trova sempre nel Comune di San Miniato, ma siamo nella zona del Crossodromo di Santa Barbara. Arrivo molto presto, sono le 6,45. Ho fatto questa scelta per parcheggiare vicino e partire presto. Oggi ci sono in programma 35 chilometri durissimi, fatti di salite ripide e repentine discese. Attendo l’arrivo di qualche amico e alle 7,30 parto con i due Michele (Corsi e Jeri). Il mio intento è di reggere il loro ritmo il più possibile, ma la vedo dura… Dopo neppure 500 mt. arriva la prima salita, ma è una sciocchezza in confronto a quelle che arriveranno dopo. Il programma prevede, come prima località che toccheremo Balconevisi. In questa zona molte delle strade che percorriamo, sono le stesse della corsa che si svolge in questa località a luglio. A Collegalli è posizionato il punto controllo e dove lasciare il nome e cognome per ricevere all’arrivo il diploma di pesticciatore. Quando siamo poco dopo il 25° chilometro, c’è ristoro dove viene servita una buonissima pizza al forno. Me ne mangio uno fetta e ripartiamo. Pochi chilometri dopo inizio a perdere contatto dai due Michele (sarà per colpa della pizza?) e quando il percorso costeggia il Crossodromo di Santa Barbara, sono in pratica rimasto da solo. Intanto le nuvole si sono impadronite del cielo ed inizia a soffiare il vento. Ho quasi una sensazione di freddo, cosa alquanto strana per la Pesticciata. Il rumore delle moto da cross, stride con la dolcezza delle colline circostanti e con la delicatezza degli uccellini cinguettanti, che in questo tratto della corsa hanno improvvisato un vero e proprio concerto. Sembra quasi che vogliano zittire il fracasso assodante dei motori. Manca ancora una salita ed è quella del Castello di Montebbicchieri. Quando finalmente arrivo all’ultimo ristoro posizionato proprio in questa località, capisco che è veramente finita. Mancano ancora quasi 4 chilometri, buona parte dei quali in discesa. Anche per quest’anno è finita, il mio GSP segna 33 km e qualche centinaio di metri, percorsi in 4h e 45’. Sono abbastanza stanco ma felice. Corro e cambiarmi e mi dimentico di ritirare il diploma. Peccato, perché è una cosa a cui tengo molto. Insieme alle tante medaglie delle maratone, conservo anche tutti i diplomi delle scorse edizioni della Pesticciata. Come al solito, faccio i complimenti agli amici del Podismo il Ponte per la perfetta organizzazione della corsa. Qualcuno si è lamentato per aver sbagliato il percorso a causa di una freccia di direzionale non presente. Io penso che sono cose che capitano e soltanto chi non organizza le marce podistiche non sbaglia.