You are here
Home > Novità > L’Italia dei nomi nornali

L’Italia dei nomi nornali

Con la scomparsa di Raimondo Vianello se ne va un’altra parte dell’Italia, quella dei nomi normali, quella degli Alberto (Sordi), dei Marcello (Mastroianni), dei Vittorio (Gasman e De Sica), degli Ugo (Tognazzi), dei Saturnino (Manfredi), dei Walter (Chiari), degli Enzo (Tortora), dei Gino (Bramieri), dei Corrado (Mantoni) dei Federico (Fellini) delle Anna (Magnani), l’unico vezzo esterofilo era concesso a Mike (Bongiorno) che di nome faceva Michele ma che per la sua gavetta americana era diventato per tutti noi Mike. Oggi i genitori scelgono dei nomi improbabili e talvolta esotici per i figli, da quelli delle città o stati, a quelli degli animali, o peggio ancora di profumi. La mania per i figli con nomi in tiratura limitata e un po’ strani è tanta, ma forse un po’ più di normalità non guasterebbe. Perché quei nomi che a qualche genitore “moderno” possono sembrare insignificanti, obsoleti o ruvidi, hanno segnato, rappresentato e contribuito a far crescere e conoscere questa Italia. Grazie uomini e donne con nomi normali ma con capacità straordinarie!

Top